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Business Plan: alcuni consigli per renderlo interessante e utile

Scrivere un Business Plan vincente è una bella sfida per chi vuole concretizzare una idea di business e possiamo elencare una serie di consigli utili a chiunque.

Il primo consiglio è quello di preparare un c.d. Executive Summary. L’Executive Summary è fondamentale in quanto è il primo elemento esaminato dagli investitori che spesso, anche in base al suo contenuto, decidono se completare o no la lettura del documento.  L’Executive Summary deve contenere gli elementi più rilevanti del piano e deve spiegare in poche pagine quali sono i motivi principali che lo rendono “unico”.

Chiarire le caratteristiche fondamentali del piano, il piano deve indicare con chiarezza i prodotti da sviluppare ed i mercati cui l’azienda si rivolge. Nel preparare il Business Plan non si dovrà dimenticare che gli obiettivi devono essere congruenti con le risorse a disposizione: ambizione e ragionevolezza devono trovare un compromesso.

Evitare gli slogan, la scuola di pensiero del “fidatevi di noi” non funziona in un Business Plan. Se si ritiene che il prodotto presentato sarà il migliore sul mercato, si dovrà spiegarne il motivo.

La quantità non è sinonimo di qualità, un piano ben scritto deve essere sintetico e pertinente ed avere una lunghezza compresa fra le 30 e le 50 pagine.

La prima impressione è quella che conta, sono molti gli elementi che possono compromettere un Business Plan: affermazioni non supportate, l’uso di uno stile non professionale, numeri che non quadrano, una non efficace organizzazione del testo, errori ortografici, grammaticali o di punteggiatura.

I piani “appariscenti” sono controproducenti, i piani troppo “appariscenti” spesso vengono percepiti come “tutta forma e niente sostanza”, un qualcosa di futile, uno spreco di risorse finanziarie.

È consigliabile servirsi di fonti esterne ed indipendenti per sostenere quanto si afferma. Le dichiarazioni relative al mercato target e alla concorrenza devono essere supportate, nei limiti del possibile, da informazioni di terzi indipendenti: ciò conferisce maggiore credibilità alle previsioni.

Evitare l’uso di un linguaggio ambiguo, termini vaghi come “può darsi”, “probabilmente”, “forse” possono avere un effetto negativo su chi legge.

È preferibile un tono positivo e deciso.

Se hai avuto esperienza nella preparazione di un Business Plan, quali altri consigli ti senti di dare a chi si avvicina a questa sfida?

Se vuoi avere nuove informazioni o spunti operativi su come fare un Business Plan vincente, ecco altri tre consigli:

  1. leggere il mio ebook omaggio “Dall’idea imprenditoriale al Business Plan
  2. Partecipare al Carpe Dream, un Workshop gratuito per comprendere fino a che punto il tuo sogno, la tua idea professionale o imprenditoriale, è solo una via di fuga da situazioni professionali che non apprezzi più, un luogo dorato cui poter sempre fare riferimento per sfuggire alle frustrazioni o se hai una vera ambizione professionale o imprenditoriale. Insomma… se vuoi davvero metterti in proprio.
  3. Iscriverti direttamente al mio corso “Business Dream to Business Success” per definire subito e strutturare la tua idea professionale o imprenditoriale

 

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